FAQ

Domande frequenti

In questa pagina sono sintetizzate le risposte ai quesiti più comuni; per inviare nuove domande scrivere qui.

Il Fondo è un ente senza scopo di lucro istituito dalla Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) e dalla Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) con l’obiettivo di disporre prestazioni pensionistiche complementari a quelle obbligatorie di base. Il suo funzionamento è disciplinato dal D.lgs. 252/2005 e dallo statuto.

Il Fondo opera in regime tecnico di contribuzione definita, con capitalizzazione individuale dei contributi e dei relativi rendimenti. Ciò significa che l’ammontare dei versamenti effettuati è stabilito direttamente dall’iscritto.

Destinatari del Fondo sono: i giornalisti del settore già iscritti al 28 aprile 1993 al “Fondo sindacale di previdenza Integrativa dei Giornalisti Italiani”, i giornalisti professionisti con contratto di lavoro dipendente, perfezionatosi a partire dal 29 aprile 1993, in possesso delle qualifiche di cui all’art. 11 del CCNL, ed i direttori, i vice direttori ed i condirettori rientranti nel campo di applicazione del CCNL medesimo. Inoltre, mediante il solo apporto del TFR e di un eventuale contributo a proprio esclusivo carico (senza il contributo del datore di lavoro), possono iscriversi al Fondo anche i collaboratori fissi, i corrispondenti, i praticanti ed i pubblicisti. Possono iscriversi con queste modalità anche i professionisti, i pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato regolato dalla disciplina collettiva di cui alla nota a verbale dell’art. 1 CCNL e, quindi, anche i giornalisti dipendenti da emittenti radiotelevisive di ambito locale, ai quali si applica il contratto AERANTI – CORALLO – FNSI e ai giornalisti ai quali si applica il contratto USPI – FNSI.

Inoltre possono iscriversi i giornalisti, professionisti o pubblicisti, titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa che percepiscano per tale attività un compenso annuo non inferiore a € 3.000,00; i dipendenti non giornalisti della FNSI (fonte istitutiva), delle relative associazioni territoriali di stampa, del Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani, nonché dell’ente gestore la previdenza obbligatoria di categoria (INPGI) e dell’ente gestore l’assistenza sanitaria integrativa (Casagit).

E’ facoltà degli aderenti di cui sopra far luogo all’iscrizione al Fondo di soggetti fiscalmente a loro carico.

No. Non comporta nessuna quota associativa.

Il Fondo offre la possibilità all’iscritto di costituire una pensione aggiuntiva a quella di base erogata dall’Inpgi. Inoltre l’adesione esplicita del lavoratore comporta: per tutti coloro che hanno diritto ad iscriversi al Fondo, la deducibilità dal reddito fino al valore di € 5.164,57 dei contributi versati nell’anno (dall’azienda e dall’iscritto). Nel calcolo del limite non va considerato il flusso di Tfr. Il risparmio fiscale viene riconosciuto al lavoratore direttamente in busta paga.a vantaggio dei giornalisti professionisti con contratto di lavoro dipendente, dei direttori, dei vice direttori e dei condirettori, l’obbligo per il datore di lavoro di versare il contributo contrattualmente previsto (che non spetta però a chi conferisce al Fondo solo il Tfr esplicitamente o tacitamente).

I “vecchi iscritti” sono tutti quei giornalisti (professionisti, praticanti e pubblicisti) per i quali siano stati versati contributi al Fondo a loro nome sino al 27 aprile 1993.
Mentre i “nuovi iscritti” sono tutti quei giornalisti professionisti che abbiano iniziato il rapporto di lavoro successivamente al 27 aprile 1993 e abbiano in corso un rapporto di lavoro giornalistico di tipo subordinato ai sensi del CCNL.

Per i “vecchi iscritti” l’adesione al Fondo è automatica e obbligatoria, derivando dall’applicazione del contratto nazionale.
Per i “nuovi iscritti” l’iscrizione al Fondo è libera e può essere effettuata in qualsiasi momento in presenza dei seguenti requisiti:
– avere in corso un rapporto di lavoro subordinato ai sensi dell’art. 1 del CCNL di categoria;
– essere professionisti o pubblicisti, titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa che percepiscano per tale attività un compenso annuo non inferiore a € 3.000,00;
– essere dipendenti non giornalisti della FNSI (fonte istitutiva), delle relative associazioni territoriali di stampa, del Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani, nonché dell’ente gestore la previdenza obbligatoria di categoria (INPGI) e dell’ente gestore l’assistenza sanitaria integrativa (Casagit);
– essere soggetto fiscalmente a carico di uno degli iscritti di cui sopra.

Adesione

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Contribuzione

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Riscatti

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Trasferimenti

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Prestazioni pensionistiche

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Cessioni V dello stipendio

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